Rassegna Stampa

Catherine Commisso sempre più al centro della Fiorentina (e del Viola Park)

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La moglie del presidente sempre più coinvolta dalle vicende viola. E non solo per quello che riguarda il centro sportivo

Che il suo rapporto con Firenze fosse totale lo si era capito fin dall’inizio, da quando nel 2019 aveva convinto il marito ad acquistare la Fiorentina dai Della Valle attratta dalla città, oppure quando in prima persona aveva seguito la costruzione del Viola Park in tutte le sue fasi. Scrive la Repubblica.

Ma nell’ultimo periodo Catherine Commisso, moglie del presidente Rocco, sta dedicando ancora più tempo alla società: incontri privati insieme al marito con manager, imprenditori e stakeholder della città per pianificare le prossime mosse della Fiorentina, un ruolo di supervisione al centro sportivo per quel che concerne arredi e spazi sia da un punto di vista estetico che funzionale, ma anche un grande feeling immediato con la sindaca Funaro, il giorno dell’incontro conoscitivo sul tema stadio Franchi, Padovani e non solo.

Insomma, una presenza fissa che all’interno della società non rappresenta una novità — Catherine è sempre stata parte attiva anche prima della scomparsa di Barone — ma che all’esterno ha riscosso apprezzamenti. Sposata con Rocco Commisso dall’età di 17 anni, mamma che si sente solo tale (nonama la definizione di first lady), Catherine ha condotto in prima persona anche i progetti di charity della Fiorentina, come l’istituzione di un programma di borse di studio per gli studenti di ingegneria della Columbia University o il legame con Quarto Tempo, racchiuso in un documentario sulla Fiorentina Special proiettato la settimana scorsa al Viola Park.

Già il Viola Park

Oltre ad averne curato la realizzazione, aver insistito per la creazione di una cappella desiderata fortemente come luogo di preghiera o l’olio prodotto dagli ulivi interni sparsi nei 25 ettari che prende il suo nome, il centro sportivo è il luogo di azione principale di lady Commisso.

Voluto per racchiudere tutti i ragazzi delle giovanili, Catherine ogni giorno si occupa dell’arredamento degli spazi interni e esterni — cosa che avviene anche per la Mediacom a New York — in modo tale che sia i giocatori sia i genitori vivano nel massimo confort. Nel tempo restante, partite — dalla prima squadra alla femminile passando per la Primavera — e un rinnovato rapporto con la città, intesa nella sua parte istituzionale e non.

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