L’ex allenatore viola giudica la partenza difficile della Fiorentina e si concentra sull’allenatore e sui singoli
Delio Rossi, ex allenatore viola nella stagione 2011/2012, ha analizzato l’avvio di stagione della Fiorentina ai microfoni di Radio Bruno: “Palladino deve mettersi i tappi nelle orecchie e non stare a sentire nessuno. Se crede nel suo lavoro, deve continuare a lavorare e soprattutto convincere la squadra che quel lavoro porterà dei risultati. Il campo è il giudice. Se la squadra gioca bene e fa risultati, sei un bravo allenatore. Se la squadra non fa risultati, non serve parlare bene e mettere la cravatta in panchina”.
SU COLPANI “Il discorso è lo stesso per l’allenatore. Se un giocatore ha delle qualità ma non le sta mostrando, bisogna trovare il motivo. Se le tira fuori solo quando la classifica è buona, significa che non è un calciatore da una squadra di primo livello. I grandi giocatori fanno la differenza quando conta”.
DIFESA A 3. “Se crede che la difesa a 3 sia giusta per la sua squadra deve continuare così. Non deve dare spiegazioni. Parlare poco e dimostrare tanto, per fare parlare solo il campo”.
PUNTI PERSI. “Le prime partite di campionato sono importanti. L’esempio è la Lazio dell’anno scorso che, sbagliando le prime tre, è stata a rincorrere sempre le altre. Per dare un giudizio veritiero su una squadra però bisogna aspettare 10 partite. Bisogna capire l’obiettivo della Fiorentina, al momento è inferiore a 5/6 squadre del nostro campionato. Se fa bene arriva tra le prime sei, se fa male arriva undicesima. Al momento non guarderei la classifica, ma partita per partita”.
LAZIO. “La Lazio aveva l’esigenza di cambiare e ha fatto una squadra razionale. L’allenatore è bravo e logico per il loro tipo di gioco. È una squadra come la Fiorentina, che se va bene può arrivare quarta e se va male arriva decima. In questo momento sta bene. Davanti giocano in maniera intensa. Ha trovato la chiave abbastanza presto”.
DUBBI NEL METTERE IN CAMPO IL CAPITANO. “Non mi sono mai fatto problemi a non mettere in campo il capitano della squadra. Voglio sbagliare con la mia testa. Se un giocatore dà e rende gioca, sennò sta fuori”.
Di
Redazione LaViola.it