L’evoluzione dei valori di mercato della rosa viola tra settembre e Natale. C’è chi scende e c’è chi sale
Come di consueto il portale Transfermarkt.it ha aggiornato i valori delle rose di Serie A. La Fiorentina, secondo gli ultimi dati, possiede la settima rosa più preziosa del campionato italiano con un valore che si attesta a 279,30 milioni di euro. Davanti, comanda la classifica l’Inter (675,30 milioni di euro), seguita dalla Juventus (615,20 milioni di euro) e dal Milan (533 milioni di euro) a completarne il podio.
METODO. Ma in che modo la rosa a disposizione di mister Palladino è cresciuta rispetto all’incremento totale dei valori di mercato? Attraverso un approccio comparativo, capace di porre a confronto i valori di mercato al 1° settembre 2024 (data che corrisponde alla chiusura della finestra di calciomercato estiva) e quelli al 20 dicembre 2024, possiamo determinare il percorso dei singoli giocatori nel medesimo arco temporale.
VALORE TOTALE. La prima analisi riguarda il valore totale di mercato della rosa. All’inizio della nostra misurazione, la Fiorentina aveva a disposizione una squadra del valore di 266,2 milioni di euro. Una cifra inferiore di 13,1 milioni di euro rispetto a quella attuale, certamente complice di una crescita di risultati sportivi evidenti. Infatti, al termine del mercato estivo la squadra gigliata rappresentava un’incognita, con i frutti che tardavano ad arrivare. Ricordiamo tutti il grande spauracchio nel turno preliminare di qualificazione di Conference League contro la Puskas Akademia. Poi, a partire da quel cambio di modulo al termine della prima frazione di gioco della quinta giornata di campionato contro la Lazio, la Fiorentina ha ingranato una serie di prestazioni capaci di portarla fino all’attuale quinto posto. Risultato? +4,9% di valore complessivo. Non male.
IN PORTA. Se si guarda alla retroguardia risulta impossibile non iniziare dai portieri. Mister Palladino vanta un reparto sostanzialmente immutato rispetto alla precedente stagione, eccezion fatta per il grande nuovo innesto David De Gea. Gli altri portieri sono invece Terracciano, Martinelli e Christensen. E se il danese rappresenta quasi una comparsa all’interno dell’organico viola, non possiamo dire altrettanto dei due portieri italiani. Terracciano e Martinelli sono rimasti a Firenze per giocarsi carte diverse: il primo, per mezzo della convinzione di potersi conquistare la maglia da titolare; il secondo, classe ’06 e con quello che si spera poter essere un roseo futuro, non ci ha pensato due volte quando ha visto giungere in riva d’Arno l’ex Manchester United. Osservando le variazioni nell’arco temporale considerato dalla nostra analisi sembrerebbe che l’unico ad aver beneficiato dell’arrivo di De Gea (che non riporta alcuna variazione di valore, benché abbia invece raccolto prestazioni straordinarie) sia proprio Martinelli. A fronte di una riduzione percentuale del valore di reparto del 14,8%, il giovane portiere viola è stato capace di ottenere un incremento del proprio valore di mercato pari al +80% (1,80 milioni di euro la sua attuale valutazione).
LA DIFESA. Comuzzo, Ranieri, Dodô, Gosens, Pongracic, Quarta, Moreno, Parisi, Biraghi e Kayode. Un ordine non casuale, con i primi quattro che rappresentano i giocatori maggiormente impiegati nell’undici iniziale di Raffaele Palladino e che rispecchiano gli unici con variazioni positive del reparto difensivo gigliato (in crescita del +5,3%). Un’associazione evidente, certo, che fa emergere con ancora più forza quanto le prestazioni sul campo siano strettamente associate al valore di mercato individuale. Comuzzo, autore di una serie di prestazioni maiuscole in questo inizio di stagione, segna l’incremento percentuale più elevato dell’intera rosa: +2.043%, col valore di mercato assoluto che passa da 700 mila a 15 milioni di euro. Un balzo notevole. Segue poi Ranieri, altro perno difensivo che accresce del +50% il proprio valore (da 8 milioni a 12 milioni di euro). Infine, l’ultimo ad aumentare di valore, Dodô. Il terzino brasiliano vale attualmente 22 milioni di euro (+29% rispetto ad inizio settembre), ed è il quinto più costoso della Serie A. Gli altri? Invariati o con una forte tendenza negativa. Gosens, Pongracic e Moreno mantengono la loro valutazione intatta, ma per motivazioni dimetricamente opposte: Gosens, autore di prestazioni positive, ma non più così giovane per migliorare il proprio cartellino; Pongracic e Moreno, invece, rappresentano elementi tutt’ora non decifrabili della rosa viola. Seguono infine coloro che hanno perso il posto, e con quello anche una bella quota del loro valore di mercato. Quarta segna un -33% (attualmente vale 10 milioni di euro). Parisi vede decrescere il cartellino del -47% (passando da 9,50 milioni a 5 milioni di euro). Biraghi cede il -43% (da 3,50 milioni a 2 milioni di euro). Infine, Kayode perde 7 milioni di euro dalla propria valutazione (-28% in termini percentuali).
IL CENTROCAMPO. Un settore completamente in negativo. -6,4% il risultato complessivo di reparto, un valore su cui grava pesantemente l’evento accorso a Bove durante il match contro l’Inter. Adli, Cataldi, Richardson e Colpani mantengono intatto il valore dei loro cartellini, nonostante le buone prestazioni dei primi due. Ma sono Mandragora e Bove a tirar giù l’intero reparto. L’ex Torino perde il -5,9%, passando da una valutazione di 8,50 milioni a 8 milioni di euro. Più pesante, invece, il decremento del cartellino di Bove: -22,2%. -4 milioni di euro in termini assoluti. 14 milioni di euro la sua attuale valutazione.
L’ATTACCO. Lo sappiamo. Per puntare concretamente a piazzamenti importanti all’interno del campionato occorre avere una squadra ben bilanciata. A fronte di rose ben più attrezzate di quella viola, la formazione di Palladino deve provare a colmare questo divario attraverso le reti di tutti. Ma soprattutto deve poter contare sul reparto che segna le migliori prestazioni, ovvero quello offensivo (che rimarca una crescita del +16,8%). Kean, autore fin qui di 12 reti in tutte le competizioni, vede accrescere il proprio valore del +114,3%, passando da una valutazione di 14 milioni a 30 milioni di euro. Non male. Bene anche Beltran. Per l’argentino si rimarca una crescita del +12,5%, che lo porta ad una valutazione attuale di 18 milioni di euro. Immutati, invece, i cartellini di Sottil e Kouamé, benché soprattutto il primo sta dimostrando un’evidente crescita sotto il profilo delle prestazioni sul campo. Infine, osserviamo come Ikoné e Gudmundsson siano entrambi alle prese con una tendenza negativa: il francese perde il -20% del proprio valore, attestandosi a quota 8 milioni di euro; l’islandese, anche a causa dell’infortunio patito contro il Lecce che l’ha tenuto fuori dal rettangolo verde per molte settimane, vede calare del -6,7% il proprio cartellino (che passa da 30 milioni ai 28 milioni di euro attuali).
VALUTAZIONI. Solo il tempo, col proseguimento dell’attuale stagione sportiva, potrà dire se la crescita del valore complessivo della rosa viola perdurerà fino al termine del campionato. Quel che è certo, ad oggi, è che le prestazioni sul campo influenzano notevolmente il valore di mercato individuale dei singoli calciatori viola. E che, soprattutto in difesa dove si segnano alcuni dei decrementi più importanti, dovrà cambiare qualcosa nelle strategie della società gigliata. Da una parte, nel periodo considerato, riscontriamo un andamento generale positivo ed in alcuni casi eccezionale. Dall’altra, laddove il valore di mercato sta diminuendo fortemente occorrerà fare una scelta: valorizzare o cedere coloro che vedono diminuire il loro cartellino così fortemente.
Di
Francesco Massimo Ascione